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Carta dei Servizi

Indice Generale

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​SEZIONE PRIMA

PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA E PRINCIPI FONDAMENTALI

 

SEZIONE SECONDA

INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA E SERVIZI FORNITI

 

​SEZIONE TERZA

STANDARD DI QUALITÀ, IMPEGNI E PROGRAMMI

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SEZIONE QUARTA

MECCANISMI DI TUTELA E DI VERIFICA

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SEZIONE QUINTA  

INFORMAZIONI SULL'INSUFFICIENZA RENALE E SUL TRATTAMENTO DI EMODIALISI

 

​SEZIONE SESTA

LA TERAPIA DIETETICA

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Norme di Riferimento

 

La presente "Carta dei Servizi" è redatta in conformità alle seguenti norme:

 

  • Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 19 maggio 1995 "Schema generale di riferimento della carta dei servizi pubblici sanitari";

  • Ministero della Sanità - Linee guida n. 2/95 "Attuazione della carta dei servizi del Servizio sanitario nazionale".

 

La presente Carta dei Servizi, ai sensi dell’articolo 17 comma 2 del Regolamento Regionale n. 3 del 31/07/06,  è stata aggiornata e sottoposta alle categorie professionali e delle associazioni di tutela e di volontariato rappresentative del collettivo dell’utenza.

ANISAP 

Associazione di categoria 

La DIREZIONE SANITARIA   

DrFabrizio Assini

Il Legale Rappresentante 

Dr. Giovanni Paduano

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firme poste sull'originale presente presso il Centro S. Biagio sas

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SEZIONE PRIMA

 

1. PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA E PRINCIPI FONDAMENTALI

1.1 NOTA DI ACCOGLIENZA

Gentile Signora, Gentile Signore, con la presente abbiamo ritenuto utile fornirLe una Guida che Le sia di aiuto per orientarsi e conoscere la Struttura Sanitaria cui la Sua malattia costringe a rivolgersi.

Questa Carta dei Servizi (dedicata ad una fascia particolarmente problematica di Pazienti) è concepita soprattutto come mezzo per l’inizio di un rapporto di dialogo e collaborazione sempre più stretto e costante con i Cittadini Utenti, al fine di migliorare la qualità dei servizi offerti, rendendoli più efficienti e tempestivi, ma soprattutto più vicini alle esigenze di quanti ne usufruiscono.

Siamo fermamente convinti che tanto più il rapporto tra Cittadino Utente e Personale si fonda sulla reciproca fiducia e conoscenza, tanto più cresce l'efficacia e l’efficienza globale del sistema e tanto maggiori sono i risultati.

La ringraziamo per l'attenzione e restiamo a sua disposizione per ogni ulteriore informazione.

 

1.2 PRESENTAZIONE DELL’AMBULATORIO DI EMODIALISI 

Il Centro, situato in una zona strategica tra le città di Casoria, Afragola, Frattamaggiore e Cardito, è ben raggiungibile da qualsiasi paese, al centro tra gli svincoli di Afragola e Frattamaggiore dell'Asse mediano e nei pressi della SS Sannitica.

La struttura sanitaria rispetta i requisiti autorizzativi in applicazione della D.G.R.C. n° 3958 del 7.8.2001 e successive modifiche ed integrazioni ed è in possesso di tutti i requisiti ulteriori per l’accreditamento istituzionale, previsti dal Regolamento Regione Campania n. 3 del 31/07/2006 (pubblicato sul B.U.R.C. n. 41 del 05/09/2006).

Tutto il personale (Direttore Generale, Direttore Sanitario, Medici, Infermieri Professionali, ecc.), ciascuno nell’ambito della propria specifica funzione con compiti e responsabilità ben definiti, opera tenendo conto dei seguenti aspetti fondamentali:

  • Il paziente nefropatico, fin dal primo riconoscimento della sua malattia, ha bisogno della continuità terapeutica, il che significa essere seguito da una Struttura idonea durante tutta la storia naturale della malattia.

  • Il paziente in dialisi è un malato cronico e complesso in cui, a seguito della compromissione della funzionalità renale e del trattamento dialitico, molti organi possono subire dei danni che si aggravano nel tempo, in particolare a carico del sistema cardiovascolare, nervoso, osseo, endocrino e psichico.

Per questi motivi, egli ha bisogno, oltre che di una Struttura Ambulatoriale (come la nostra) che sia in grado di affrontare i problemi fisici del suo stato, anche del supporto integrato di altri Specialisti esterni per la diagnosi tempestiva e la conseguente terapia di tutte le possibili complicanze cliniche.

Il Paziente in trattamento emodialitico (e la sua Famiglia), dunque, ha bisogno di un adeguato supporto psicologico, che lo aiuti ad accettare e convivere con il suo stato di Malato Cronico e nel contempo lo  sostenga nello sforzo di conseguire la migliore riabilitazione e il miglior reinserimento sociale possibile.

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Alla luce di ciò, l’obiettivo fondamentale che il Centro si propone di perseguire continuamente nell’erogazione dei propri servizi, è la soddisfazione sia dell’Utente (il Paziente), sia del Cliente  (il Sistema Sanitario Nazionale), coerentemente alla politica aziendale per la qualità.

In tale ottica, il Centro persegue l'obiettivo di ottenere l’accreditamento istituzionale dal SSN e di mantenerlo nel tempo (a garanzia per i cittadini della qualità del servizio fornito).

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1.3 COME RAGGIUNGERE IL CENTRO

L’indirizzo è dell’ambulatorio di dialisi è via Monte Rosa n. 1 – 80026 Casoria (NA)

Attraverso l’applicazione GOOGLE MAPS è semplice calcolare il miglior percorso a piedi, in macchina o con i mezzi pubblici dal proprio luogo di partenza

 

1,4 PRINCIPI FONDAMENTALI

 

L'erogazione delle prestazioni descritte nella Carta dei Servizi si ispira ai seguenti principi fondamentali:

 

  • eguaglianza: le regole che disciplinano i rapporti tra utenti e garantiscono parità di trattamento per tutti, nel rispetto della dignità della persona e di esigenze particolari, quali quelle dei portatori di handicap, senza distinzioni di sesso, razza, nazionalità, religione, lingua, opinioni politiche e condizione sociale.

  • imparzialità: il Centro si impegna ad uniformare il proprio comportamento ai principi di equità e giustizia, pertanto il personale eviterà atteggiamenti di parzialità ed ingiustizia ovvero discriminazioni.

  • continuità: la tutela della salute non conosce pause, il servizio e le prestazioni sono regolari e senza interruzioni. All’utente si garantisce la continuità delle cure necessarie nei limiti dei servizi offerti dal Centro e definiti nella presente Carta dei Servizi.

  • diritto di scelta: questo diritto è parte integrante dei più estesi diritti della libertà personale e della libera circolazione del cittadino.

  • partecipazione: la partecipazione dell’utente verrà sempre consentita, sia per garantire il diritto alla corretta erogazione del servizio, sia per favorire la collaborazione nei confronti di soggetti erogatori. L'utente ha il diritto di accedere alle informazioni che lo riguardano in possesso del soggetto erogatore (l’ambulatorio di emodialisi). L'utente può produrre memorie e documenti, prospettare osservazioni, formulare suggerimenti per il miglioramento del servizio e ha il diritto al rapido riscontro di quanto segnalato o proposto.

  • efficienza ed efficacia: il Centro garantisce che il servizio sia erogato con efficienza, attraverso l'individuazione, l'eliminazione e la sostituzione di risorse non adeguate, e con efficacia mediante l'attivazione del controllo di qualità. Infatti, le attività, le prestazioni e i trattamenti erogati nel Centro sono finalizzati alla effettiva risoluzione dei bisogni sanitari, valutando nel contempo le risorse impiegate e necessarie nella erogazione di tali prestazioni. In tale ottica, il Centro adotta un sistema di gestione per la Qualità conforme ai requisiti previsti dalla norma UNI EN ISO 9001.

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SEZIONE SECONDA

2 INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA ED I SERVIZI FORNITI

 

2.1  TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI FORNITE

 

L’ambulatorio di Emodialisi è in grado di fornire ai Pazienti prestazioni specialistiche in tema di diagnosi e di terapia durante la fase della terapia dialitica sostitutiva. All'interno di un comune percorso professionale di équipe, ciascun Medico ha apportato il proprio personale approfondimento su argomenti di particolare interesse o rilevanza.

 

2.2 ORGANIZZAZIONE

Di seguito, è riportata l’organizzazione funzionale del Centro Medico:

      

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Le potenzialità del Centro per il trattamento di routine degli uremici cronici è di 16 posti rene, con 1 posto contumaciale, situati in locali a piano terra, con gestione computerizzata del trattamento dialitico.

 

I pazienti HCV positivi, che presentino segni clinici e/o sierologici di potenziale infettività, sono dializzati su apparecchi dedicati, identificati con segni indelebili, adottando al contempo le precauzioni universali emanate dai CDC di Atlanta e le misure specifiche.

I pazienti Hbs Ag positivi sono dializzati in locali attrezzati con spogliatoio, disbrigo settico e servizi igienici separati.

 

Il servizio viene svolto dal Lunedì al Sabato, di norma con frequenza trisettimanale e può essere articolato su due o tre turni giornalieri secondo il seguente prospetto organizzativo:

Dal Lunedi al Sabato

I   TURNO  07,00 – 11,00

II  TURNO  13,00 – 17,00

III TURNO  19,00 – 23,00*

*attivabili in funzione del fabbisogno.

 

Il Centro dispone di apparecchiature conformi alla normativa vigente, gestite e controllate secondo le procedure in vigore del Sistema di Gestione per la Qualità in vigore, conforme alla norma internazionale UNI EN ISO 9001, specie quelle che hanno un’influenza diretta sulla qualità del servizio erogato (reni art., poltrone/letto bilance, ecc.).

 

2.3  MODALITA’ DI ACCESSO E DI PAGAMENTO

 

Per poter accedere alle prestazioni ambulatoriali fornite dal Centro, l’Utente viene invitato a prendere visione della presente Carta dei Servizi, a consegnare la documentazione sanitaria aggiornata (esami ed accertamenti diagnostici già eseguiti, Cartelle cliniche precedenti), un documento di riconoscimento, codice fiscale e tesserino sanitario, nonché l’impegnativa medica redatta dal medico curante.

Non sono previsti oneri a carico dell’Utente. CODICE DI ESENZIONE 023.

 

2.4 SERVIZI ACCESSORI

 

INFORMAZIONI

Il Centro è ben lieto di fornire tutte le informazioni necessarie agli Utenti/Clienti negli orari di apertura (tel./fax: 081.757.36.07 – email: centrosanbiagio@libero.it).

 

L’informazione all’Utente o suo familiare può riguardare, non solo le procedure amministrative, ma anche e soprattutto lo stato di salute del paziente. In tal caso, il Medico Titolare del turno o il Direttore Sanitario è disponibile a fissare un appuntamento o a incontrare il richiedente (paziente, familiare o il Medico di Medicina Generale) prima o dopo il turno dialitico.

Si precisa che, di norma, il medico referente del paziente coincide con il medico titolare del turno o il Direttore Responsabile del Centro in caso di sua assenza.

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COMFORT e ORDINE

La sala in cui avviene il trattamento dialitico è dotata di un impianto di aria climatizzata per rendere il più possibile confortevole la permanenza dell’Utente nel locale, sia nella stagione calda, sia in quella fredda.

All’interno dei locali è tassativamente vietato fumare ed arrecare disturbo con tono di voce elevato (ciò per disposizioni di legge e per rispetto della salute propria e degli altri Utenti).

La pulizia degli ambienti viene effettuata regolarmente dal personale addetto e secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

 

SICUREZZA

Il personale del Centro è addestrato e preparato adeguatamente per tutelare l’incolumità fisica e la sicurezza degli Utenti in qualsiasi momento. Infatti, il Centro soddisfa tutti i requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici previsti dalle vigenti norme antinfortunistiche ed antincendio.

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SEZIONE TERZA

 

STANDARD DI QUALITA’, IMPEGNI E PROGRAMMI

Il Centro adotta un Sistema di Gestione per la Qualità e l’Accreditamento Istituzionale conforme ai requisiti generali e specifici previsti dal Regolamento Regionale n. 3 del 31/07/2006.

In particolare, con riferimento all’Assistenza sanitaria ed alla Qualità del servizio viene garantito il monitoraggio continuativo dello stato di salute dei Pazienti secondo le procedure/istruzioni/protocolli previste dal Sistema Qualità del Centro conforme alla norma UNI EN ISO 9001 e ai requisiti generali e specifici di cui al Regolamento Regionale per l’Accreditamento Istituzionale n. 3 del 31/07/2006.

 

Partendo dall’esperienza dell’Utente, analizzando tutti i momenti del suo percorso durante la permanenza nella struttura, sono stati individuati, da una parte, gli aspetti rilevanti per la percezione della qualità delle prestazioni erogate dal Centro e, dall’altra, gli standard qualitativi già raggiunti e quelli da perseguire attraverso azioni programmate.

 

3.1 ACCESSO ALLA STRUTTURA ED ACCOGLIENZA

  • L’accesso ai servizi ambulatoriali prevede la procedura semplificata per i nuovi Utenti/Clienti riportata nel paragrafo 2.3 e qui ripresa per sottolineare l’impegno del Centro a venire incontro alle esigenze dei pazienti, con cortesia e disponibilità sin dal primo incontro.

  • Il Cliente-Utente (paziente o tutore), oltre ad essere informato sulla malattia, sulle eventuali disabilità ad essa correlate, sulle possibili evenienze della fase successiva al percorso assistenziale e amministrativo, viene altresì edotto sulla gravità assegnata secondo quanto sintetizzato in Cartella Clinica dal medico referente (CASE MANAGER: titolare del turno di dialisi assegnato).

  • La Direzione Sanitaria si impegna a far presente a ciascun Utente della possibilità di poter effettuare segnalazioni (suggerimenti e/o reclami) sulla Qualità del servizio erogato, coerentemente con la Politica per la Qualità definita e documentata, unitamente agli obiettivi aziendali, nel Manuale della Qualità del Centro. Le modalità di compilazione, inoltro e raccolta delle schede di segnalazione e i tempi di risposta ai suggerimenti/reclami sono definiti nella SEZ. 4 della presente Carta dei Servizi.

  • Il personale medico e paramedico raccoglie dall’Utente/Cliente eventuali richieste relative alla sua frequenza nel Centro e provvede a fornire le principali informazioni sulla Struttura e la dislocazione dei servizi. Inoltre, offre la piena disponibilità all’accompagnamento dei soggetti particolarmente bisognosi all’interno dei locali.

  • Continuità del servizio.  Viene assicurata secondo le prescrizioni della normativa vigente e le potenzialità del Centro.

       All’Utente, in casi eccezionali di indisponibilità della Struttura, viene data la possibilità di scegliere di effettuare il trattamento dialitico         presso una struttura sanitaria adeguata presente sul territorio.

  • Regolarità e puntualità del servizio. Sono assicurate secondo il programma personalizzato stabilito dalla Direzione Sanitaria e dall’Utente/Cliente.

  • Pulizia dei servizi igienici, degli spogliatoi e della sala per il trattamento dialitico. Ogni qual volta si renda necessario e comunque sempre alla fine dei trattamenti dialitici.

  • Comfort dei locali e Sicurezza delle apparecchiature. Climatizzazione adeguata in tutto il periodo dell’anno e verifica sistematica della corretta funzionalità delle apparecchiature ai fini della sicurezza dei pazienti e del personale.

  • Assistenza sanitaria. Monitoraggio continuativo del Paziente da parte del personale sanitario, secondo le regole previste dal Sistema Qualità del Centro e dai protocolli/procedure previste dai requisiti generali e specifici di cui al Regolamento Regionale per l’Accreditamento Istituzionale n. 3 del 31/07/2006 (es.: monitoraggio indicatori di adeguatezza dialitica Kt/V, funzionalità accessi vascolari, attuazione protocolli di trattamento dell’anemia, di controllo dell’acqua osmotizzata, ecc.).

  • Relazioni con il personale ed informazioni all’Utente. Il personale adotta tesserino nominativo e qualifica. E’ assicurata la piena disponibilità a fornire informazioni secondo le rispettive competenze degli operatori. In particolare, è compito del personale medico, tra l’altro, fornire ai Pazienti tutte le informazioni relative alle procedure di accesso alle Liste dei Centri di Trapianto Reni .

  • Aspetti di Umanizzazione. Rispetto della privacy e della dignità umana:

  • trattamenti terapeutici personalizzati e chiara informazione sugli stessi;

  • diritto dell’Utente ad essere identificato con il proprio nome e cognome e non col nome della malattia o delle medicine associate alla sua persona;

  • documentazione sanitaria conservata in archivio protetto e controllato;

  • chiara informativa sul trattamento dei dati.

 

3.2 DIMISSIONE

  • Semplicità di ottenimento della documentazione sanitaria. La Direzione Sanitaria consegna copia della documentazione sanitaria in tempo reale quando richiesto dall’Utente/Cliente.

  • Semplicità di segnalazioni di reclamo e/o di suggerimenti. Secondo quanto riportato nella SEZ. 4 della presente Carta dei Servizi.

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SEZIONE  QUARTA

 

4. MECCANISMI DI TUTELA E VERIFICA

 

4.1 DIRITTI DEL PAZIENTE

  • Il Paziente dializzato ha diritto a ricevere un trattamento adeguato alle proprie necessità cliniche per raggiungere il miglior stato di benessere compatibile con la sua situazione.

  • Il Paziente dializzato ha diritto a ricevere tutta l'assistenza Medica ed Infermieristica prevista dalle norme vigenti.

  • Il Paziente dializzato ha diritto ad essere trattato in una Struttura Sanitaria che risponda alla norme dell'accreditamento con il SSN in ordine all'adeguatezza tecnologica delle attrezzature, alla professionalità del Personale Sanitario ed al comfort alberghiero. Per i Pazienti ad alto rischio di complicanze, il Centro è in grado di offrire i Servizi indispensabili per attuare procedure di urgenza ed emergenza.

  • Il Paziente dializzato ha diritto ad essere informato su qualunque aspetto della propria malattia e su ogni provvedimento diagnostico e terapeutico che venga ritenuto necessario dal Medico.

  • Il Paziente dializzato ha diritto, in qualsiasi momento, al rispetto della propria personalità e  del proprio pudore e all'osservanza delle norme igieniche e di profilassi per la prevenzione  delle malattie infettive e contagiose.

  • Il Paziente dializzato ha diritto all'inserimento sociale, scolastico e lavorativo, ed i tempi e le  modalità della terapia dialitica dovranno tenere conto di queste esigenze, compatibilmente con le possibilità organizzative e logistiche del Centro.

  • Il Paziente dializzato ha il diritto di chiedere il cambiamento del turno di dialisi, che gli verrà concesso, compatibilmente con le possibilità organizzative del Centro, appena si renderanno posti liberi, e rispettando la priorità cronologica delle richieste.

  • Il Paziente dializzato ha il diritto di manifestare, direttamente o tramite i propri Rappresentanti, eventuali disfunzioni e/o carenze del Centro di Dialisi. Gli eventuali rilievi dovranno essere in primo luogo esplicitati al personale Medico ed Infermieristico del Centro, e, ove non si ottenesse soddisfazione, agli organi dell'A.s.l. competenti in materia.

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4.2 DOVERI DEL PAZIENTE

  • Il Paziente Dializzato ha il dovere di collaborare con il Personale Sanitario alla ottimizzazione del servizio e di seguire il programma dialitico, dietetico e terapeutico prescritto dal Medico.

  • Il Paziente dializzato ha il dovere di rispettare il lavoro e la professionalità degli Operatori Sanitari.

  • Il Paziente dializzato ha il dovere di rispettare le norme di pulizia e di igiene personale, le norme di civile convivenza con gli altri pazienti e le norme generali di attenzione e cura per l'ambiente e la struttura di cui usufruisce.

  • Il Paziente dializzato ha il dovere di rispettare gli orari del Centro di Dialisi ed i turni assegnati.

  • Il Paziente dializzato ha il dovere di informare il Medico del Centro Dialisi di ogni altra terapia altrove praticata, prescritta o auto prescritta.

  • Il Paziente dializzato ha il dovere di collaborare con il Medico alla gestione del proprio stato di salute: è tenuto a chiedere informazioni sulle sue condizioni cliniche, e ad informare il Medico di ogni sintomatologia emergente allo scopo di ottenere la assistenza necessaria.

  • Il Paziente dializzato ha il dovere di adeguarsi alla normativa vigente in ordine alla prescrizione dei farmaci e degli esami laboratoristico-strumentali.

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4.3 FUNZIONI E REGOLAMENTO DI TUTELA E VERIFICA

Il Centro garantisce la funzione di tutela nei confronti dell’Utente/Cliente anche attraverso la possibilità, per quest’ultimo, di formulare suggerimenti e di sporgere reclami a seguito di disservizio, atto o comportamento che abbiano negato o limitato la fruibilità delle prestazioni o leso uno dei propri diritti.

I suggerimenti e/o i reclami possono essere presentati, per iscritto o verbalmente, alla Direzione Sanitaria (che svolge anche la funzione di Ufficio Relazioni con il Pubblico), tutti i giorni e negli orari di apertura del Centro.

La Direzione Sanitaria riceve le osservazioni, suggerimenti, opposizioni o i reclami in qualunque forma presentati dagli Utenti/Clienti. Provvede a dare immediata risposta agli stessi che si presentino di immediata soluzione, altrimenti predispone l’attività istruttoria e compie quant’altro previsto dal seguente 

Regolamento di Pubblica Tutela.

  • Art. 1

Clienti/Utenti possono presentare suggerimenti, osservazioni, opposizioni, denunce o reclami contro gli atti o comportamenti che negano o limitano la fruibilità delle prestazioni di assistenza sanitaria, ovvero ledano uno dei propri diritti. 

  • Art. 2

I pazienti e gli altri soggetti come individuati dall’art. 1, esercitano i propri diritti con:

  • lettera in carta semplice, rilasciata direttamente o indirizzata e inviata alla Direzione Sanitaria del Centro;

  • compilazione di apposito modello consegnato a ciascun paziente del Centro dalla Direzione Sanitaria.;

  • segnalazione telefonica, fax o tramite posta elettronica alla Direzione Sanitaria;

  • colloquio con il responsabile della Direzione Sanitaria.

Per le segnalazioni telefoniche e per i colloqui, verrà redatto apposito modello, annotando quanto segnalato ed acquisendo i dati per le comunicazioni di merito. La segnalazione verbale sarà recepita in presenza di un testimone. 

  • Art. 3

Le osservazioni, le opposizioni, le denunce o i reclami dovranno essere presentati nei modi sopra elencati, entro 15 giorni dal momento in cui l’interessato abbia avuto conoscenza dell’atto o comportamento lesivo dei propri diritti.

  • Art. 4

La Direzione Sanitaria accoglie i reclami, le opposizioni e le osservazioni presentate ai sensi dell’art. 1 del presente regolamento; provvede a istruire e definire le segnalazioni di agevole risoluzione; dispone l’istruttoria dei reclami e ne distingue quelli di più facile risoluzione dando tempestiva risposta al paziente; invia la risposta al paziente; provvede a riattivare la stessa procedura per il riesame del reclamo qualora il paziente dichiari insoddisfacente la risposta ricevuta.

 

Di seguito è riportato il modello di

Scheda di Segnalazione.

Centro San Biagio s.a.s.

Scheda per la segnalazione di disfunzioni - suggerimenti – reclami

Alla Direzione Sanitaria

o Verbale  

o Tel/Fax/E-mail  

o Con modulo  

o Con lettera allegata

 

del Sig./Sig.ra (*) ____________

 

abitante a (*)________________

 

telefono (*)_________________

 

 

Oggetto della segnalazione

 

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

​

Ricevuto il ______

da _____________

 

Firma __________

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(*) non obbligatorio e comunque dati trattati nel rispetto della privacy (D. LGS. 196/03)

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SEZIONE QUINTA

 

5. INFORMAZIONI SULL’INSUFFICIENZA RENALE E SUL TRATTAMENTO DI EMODIALISI

Una serie di domande e risposte per meglio comprendere di cosa stiamo trattando.

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Quali organi sono colpiti dalla malattia?

Gli organi colpiti dalla malattia sono i reni, due organi di forma simile ad un fagiolo lunghi circa 12 cm e larghi circa 6 cm, posti nella regione lombare ai lati della colonna vertebrale.

Ogni rene contiene circa un milione di piccole unità funzionali (nefroni) composte da un glomerulo ed un tubulo.

Il compito principale dei reni è quello di filtrare il sangue per eliminare nell’urina scorie, sali ed acqua nelle quantità necessarie. Tra le sostanze eliminate dal rene ricordiamo: l'urea, la creatinina, l'acido urico, il sodio, il potassio, gli acidi e molti farmaci.

L’urina, formata dai nefroni, viene convogliata nella pelvi renale, da qui attraverso gli ureteri passa nella vescica dalla quale viene poi eliminata all’esterno con la minzione.

I reni hanno anche l’importante funzione di produrre alcuni importanti ormoni:

  • La forma attiva della vitamina D che regola l’assorbimento del calcio dall’intestino e ne favorisce la deposizione nell’osso

  • L’eritropoietina che stimola la produzione dei globuli rossi

  • La renina ed altre sostanze che contribuiscono a regolare la pressione arteriosa

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Cos’è l’insufficienza renale cronica?

Tutte le strutture che compongono i reni possono essere colpite da malattie che, in un tempo più o meno lungo, ne danneggiano la funzione.  Ci sono malattie che riducono la capacità di eliminare normalmente le scorie, sali e acqua, altre che alterano la capacità di produrre ormoni.  Ci sono malattie renali che guariscono se vengono diagnosticate precocemente. Altre invece compromettono progressivamente il funzionamento dei reni.  Tuttavia, anche quando la funzione renale è già ridotta, è possibile rallentare ed in alcuni casi arrestare l’evoluzione della malattia con la terapia conservativa.

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Perché i reni si ammalano?

Le cause più frequenti sono l’ipertensione arteriosa e il diabete mellito, tra le cause meno frequenti ricordiamo malattie che colpiscono esclusivamente i reni (es. le nefriti) o le vie urinarie (es. le calcolosi), e malattie ereditarie (es. i reni policistici).

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Quali sono i sintomi?

Alcune malattie possono manifestarsi con alterazioni visibili come:

  • L’urina rossa o color coca-cola per la presenza di sangue (ematuria)

  • Il gonfiore (edema) o la difficoltà di respirare a causa della notevole ritenzione di liquidi

  • Il pallore cutaneo per l’anemia

Spesso, però, gli unici segni di malattia sono costituiti dall’aumento della pressione arteriosa e/o da alterazioni delle analisi di laboratorio come:

  • Presenza nelle urine di eccessiva quantità di proteine (proteinuria) o di sangue non visibile a occhio nudo (microematuria)

  • Presenza nel sangue dell’aumento di alcune sostanze come l’azotemia, la creatinina e il potassio che non possono essere normalmente eliminate da reni ammalati.

 

Perché la terapia conservativa?

Quando non si può ottenere la guarigione di una malattia che compromette progressivamente la funzione renale, si può e si deve comunque cercare di rallentarne l’evoluzione e ridurre i danni causati all’organismo.

E’ molto importante, pertanto,  rispettare le prescrizioni del nefrologo, ed eseguire con regolarità i controlli clinici e di laboratorio che egli vorrà consigliare, anche quando la malattia si presenta solo con alterazioni dei valori di laboratorio.

Strumento principe per ottenere un rallentamento della progressione verso l’insufficienza renale terminale è la dieta.

La dieta in corso di insufficienza renale deve ottenere:

  • La riduzione delle proteine assunte e dei fosfati

  • Riduzione dei grassi animali

  • Riduzione del sodio e del potassio

Deve fornire, inoltre, calorie in quantità adeguate e deve tenere conto, infine, della eventuale presenza di altre malattie come, per esempio, il diabete mellito.

Per rallentare la progressione verso l’insufficienza renale è altrettanto importante, porre attenzione a quelle malattie che sono tra le cause principali dell’insufficienza renale cronica e in particolare all’ipertensione arteriosa e al diabete mellito.

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Cos’è la dialisi?

Per dialisi si intende un trattamento sostitutivo attuato con apparecchiature complesse (reni artificiali) quando i reni non funzionano più.

I reni sani funzionando 24 ore su 24 per 7 giorni su 7 la settimana sono indispensabili per svolgere le funzioni descritte ed in particolare per mantenere l’organismo “disintossicato”;

Il trattamento con rene artificiale ha lo scopo di sostituire gran parte delle funzioni del rene sano e cioè di disintossicare l’organismo. Si attua, in genere, per 4 ore per tre volte la settimana.

 

Come funziona?

Il sangue da depurare (“disintossicare”), prelevato dal paziente, viene fatto passare attraverso un filtro (che si trova al di fuori dell’organismo) dove entra in contatto attraverso una membrana artificiale con una soluzione di dialisi. Passando nel filtro il sangue cede alla soluzione di dialisi le sostanze tossiche, i sali e l’acqua che si accumulano nell’organismo tra una seduta dialitica e l’altra. Dopo il passaggio nel filtro il sangue viene restituito al paziente.

 

Quando dura?

La seduta dialitica dura generalmente 4 ore e viene effettuata 3 volte a settimana (Lunedì, Mercoledì e Venerdì oppure Martedì, Giovedì e Sabato) a orario fisso, perché ogni posto dialitico viene utilizzato da più persone che si alternano.

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Come si preleva il sangue per poter effettuare il trattamento?

Il sangue da depurare non può essere prelevato da una normale vena del braccio perché questa non ne potrebbe fornire la quantità necessaria al minuto. Allo scopo sono possibili due possibilità:

  1. L’applicazione di un catetere una grossa vena centrale (catetere giugulare) o in una grossa vena periferica (catetere femorale); questa via di accesso vascolare viene usata esclusivamente in emergenza o quando non è possibile usare altre vie.

  2. Il confezionamento di una fistola artero-venosa (FAV): viene realizzata chirurgicamente, in anestesia locale, una comunicazione tra una vena dell’avambraccio ed una arteria vicina, in questo modo attraverso la vena così “arterializzata” potrà passare la quantità di sangue necessaria per effettuare il trattamento dialitico.

La FAV prima di essere utilizzata ha bisogno di un periodo di “maturazione” per cui sarebbe preferibile anticipare il confezionamento della stessa anche prima dell’inizio del trattamento emodialitico al fine di evitare l’applicazione di cateteri venosi.

La sua cura consisterà nel lavaggio con acqua e sapone, il controllo quotidiano del suo funzionamento e nell’evitare sforzi muscolare eccessivi con il braccio interessato.

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C’è altro da sapere?

La dialisi è un trattamento, data la sua intermittenza e rapidità, “non fisiologico” che mal si coniuga con il mantenimento dell’omeostasi e la tendenza all’equilibrio, che l’organismo persegue, di norma, costantemente.

Per ridurre il più possibile gli spostamenti dalla linea di equilibrio di sostanze come l’acqua, il potassio e il fosforo è importante seguire una corretta alimentazione, affiancata da un sapiente impiego di farmaci che sono oggi a nostra disposizione.

 

Aspetti psicofisici

E’ ormai chiaro come il trattamento dialitico sia in grado di garantire una buona condizione clinica e riabilitativa, oltre che lavorativa nei soggetti abili.

La condizione di dipendenza a una macchina può creare non pochi problemi psicologici. Se il paziente interagisce positivamente, con il suo medico e con la sua condizione di dializzato, esisteranno i presupposti per assicurare una alta qualità di vita.

 

In cosa consiste il trapianto renale?

Un rene prelevato da un donatore vivente o deceduto viene collocato nella parte anteriore dell’addome, lasciando, in genere,  nella loro sede i reni che non funzionano più.

Attualmente la percentuale di successo dei trapianti è molto alta e il trapianto costituisce la modalità più completa di terapia sostitutiva della funzione renale. E’ necessario un attento studio con esami strumentali e di laboratorio per valutare se la persona è idonea a ricevere l’organo e se può tollerare la terapia anti-rigetto che dovrà poi proseguire nel tempo per salvaguardare l'organo trapiantato. La terapia necessaria per evitare il rigetto riduce le capacità di difesa dell’organismo contro le infezioni e, nel lungo periodo, può aumentare il rischio di sviluppare una neoplasia. Nonostante si seguano tutte le prescrizioni, può talora verificarsi un rigetto che deve essere curato con terapie più impegnative. Se la funzione del rene trapiantato diventa insufficiente è necessario riprendere la dialisi e sottoporsi agli accertamenti necessari per iscriversi nuovamente in lista di attesa per un secondo trapianto.

 

Chi decide se un paziente può essere inserito in lista di attesa per il trapianto renale?

La decisione finale spetta all'équipe medico chirurgica del Centro Trapianti di riferimento dopo una attenta analisi degli esami clinici, bio-umorali e strumentali da loro richiesti.

 

Il Centro S. Biagio si adopera affinché il paziente possa essere seguito dal proprio personale e/o collaboratori in questo percorso diagnostico anche con eventuale supporto psicologico dato da consulenti esterni.

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SEZIONE SESTA

 

6. LA TERAPIA DIETETICA

 

6.1  Consigli generici.

Il paziente con insufficienza renale cronica in trattamento emodilitico tende ad accumulare nel suo organismo delle sostenze “tossiche” che possono aumentare oltre misura prima che sia possibile eliminarli con la dialisi successiva.

 

6.2  Perché la dieta?

I pericoli maggiori per la salute del soggetto uremico sono:

l’aumento del FOSFORO;

l’aumento di PESO dovuto ad una eccessiva assunzione di liquidi;

l’aumento di POTASSIO dovuto ad una eccessiva assunzione di alimenti contenenti potassio.

Solo il paziente può combattere od arginare questi pericoli seguendo una terapia dietetica personalizzata (presso in Centro S. Biagio è attivo un Servizio di Dietologia)

La dieta di un paziente in emodialisi deve tenere conto della cronicità del trattamento, delle abitudini alimentari, degli aspetti economici e psicologici di pazienti già sottoposti a terapie stressanti.

Analizzando occorre considerare:

  • L’apporto proteico

L’apporto proteico giornaliero consigliato è di almeno 1-1.2 g/Kg/die tenendo conto:

  1. Del fabbisogno medio dell’uomo sano e delle abitudini alimentari della nostra popolazione;

  2. Della cronicità del trattamento;

  3. Della presenza quasi costante di un periodo più o meno lungo di dieta ipoproteica precedente l’inizio del trattamento emodialitico o di una spontanea riduzione dell’apporto proteico legato all’anoressia nelle fasi avanzate dell’insufficienza renale stessa;

  4. Della necessità per il soggetto in emodialisi di un bilancio proteico sicuramente positivo (per prevenire anemie, neuropatia, ecc.);

  5. Della perdita in media di 6-10 g di aminoacidi liberi per ogni seduta dialitica;

  6. Delle anormalità del metabolismo e del trasporto aminoacidico attraverso il piccolo intestino;

  7. Delle frequenti e spesso misconosciute perdite intestinali di sangue.

 

Possono essere, infine, necessarie importanti diversificazioni individuali che tengano conto dello stato nutrizionale iniziale, dell’età biologica, dialitica, dell’attività lavorativa del soggetto e dell’eventuale presenza di una funzione residua (una funzione residua anche modesta, ad esempio, può determinare l’escrezione urinaria di 10-30 mEq di potassio e permette quindi una maggiore liberalizzazione dell’introito alimentare di questo elemento).

 

  • L’apporto calorico

L’apporto calorico giornaliero deve essere adeguato e, a parità di peso ideale, età, sesso, e attività lavorativa, deve essere maggiorato per controbilanciare gli “stress” legati alla dialisi stessa.

E’ consigliabile un apporto di almeno 35 Kcal/pro-Kilo/die.

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  • L’apporto idrico

L’apporto di acqua giornaliero nel paziente in trattamento emodialitico periodico è di grande importanza.

Dal mantenimento e/o contenimento dei volumi circolanti dipendono:

  1. Controllo della pressione arteriosa;

  2. Mantenimento dell’apparato cardiorespiratorio in una situazione fisiologicamente accettabile;

  3. La tolleranza della seduta dialitica stessa: se si è costretti a disidratazioni spinte l’apparato cardiocircolatorio è sottoposto a maggiore stress con possibili conseguenze a breve termine (ipotensioni, collassi cardiocircolatori fino ad arresti cardiocircolatori da ipovolemia acuta) e a lungo termine (disturbi del ritmo, scompenso cardiaco ecc.).

 

Se le uscite di acqua nel paziente emodializzato sono limitate a tre volte a settimana e per poche ore, occorre imparare a controllare le entrate di liquidi, cosa tutt’altro che semplice.

Per trattamenti standard di sedute trisettimanali di emodialisi viene considerato ottimale un incremento di peso tra una seduta e l’altra di circa un chilogrammo – un chilogrammo e mezzo in un soggetto adulto di taglia media. Gli schemi sotto riportati possono essere utili per capire il ricambio di acqua nel soggetto normale e nel soggetto emodializzato.

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BILANCIO IDRICO NEL SOGGETTO NORMALE

Entrate (ml)

Bevande  1200 (500-1700)

Acqua alimentare 900 (800-1000)

Acqua di ossidazione 300 (200-400)

Totale  2400 (1500-3000)

Uscite (ml)

Urine  1400 (600-1600)

Polmone e cute 

Perspiratio insensibilis 900 (850-1200)

Feci   100 (50-300)

TOTALE  2400 (1500-3000)

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BILANCIO IDRICO NEL SOGGETTO IN DIALISI

  • Incremento ponderale ottimale giornaliero: 500 g

  • Incremento ponderale giornaliero = acqua introdotta meno la diuresi residua

  • Acqua introdotta = acqua alimentare più acqua extra-alimentare (bevande)

Visto che l’acqua alimentare (quella contenuta nei cibi) è pari a quella che viene smaltita generalmente tra cute e polmoni, ne deriva che: L’acqua extra alimentare consentita = 500 – 600 ml più la diuresi residua

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  • L’apporto di potassio  

Le alterazioni del ricambio del Potassio sono una causa importante di morte (3.4 % delle morti) e di morbosità per i pazienti in emodialisi.

E’ da considerare sia il livello della potassiemia di per sé che le sue variazioni brusche.

Sono noti i disturbi del ritmo (aritmie) dovuti alle variazioni della potassiemia specialmente nei pazienti anziani (età anagrafica e/o dialitica), disturbi che richiedono frequentemente ospedalizzazioni e/o trattamenti supplementari.

E’ necessario ed indispensabile, quindi, controllare l’apporto di potassio con la dieta, anche con l’ausilio delle tabelle precedentemente descritte.

Il contenuto di potassio nella dieta è stabilito solitamente tra 2000 – 2500 mg al giorno, cercando comunque di limitarne l’introito il più possibile.

Ricordare, inoltre, che molti alimenti non considerati tali contengono quantità variabili di potassio (caffè, cioccolato, vino ecc.: vedi tabelle).

 

  • L’apporto sodico

Il soggetto in emodialisi dovrebbe sempre controllare l’introito sodico (NaCl, sale da cucina).

La restrizione del consumo di sale favorisce la riduzione del senso di sete oltre a migliorare il controllo della pressione arteriosa.

L’entità della restrizione di sale è individuale:

  • Circa 2 – 3 grammi di sale al giorno per i pazienti con ipertensione arteriosa e che hanno la tendenza a notevoli incrementi ponderali tra una dialisi e l’altra;

  • Circa 4 – 5 grammi di sale al giorno per i pazienti con pressione arteriosa nella norma e/o che presentano una diuresi residua.

 

  • L’apporto fosforico

Il controllo della fosforemia è di fondamentale importanza per la prevenzione dell’osteodistrofia uremica.

La fosforemia predialitica dovrebbe essere mantenuta a valori inferiori a 5 mg/dl, al di sopra di tali valori aumenta progressivamente il rischio di iperparatiroidismo e di calcificazioni ectopiche.

Le calcificazioni ectopiche (tissutali) compaiono quando il prodotto calcio-fosforo supera i 70 mg.

Il controllo della fosforemia può essere raggiunto sia riducendo l’introito alimentare sia somministrando idrossido di allumunio, chelante del fosforo a livello intestinale.

E’ consigliabile un apporto di fosforo giornaliero non superiore a 800 – 1000 mg al giormo. Occorre tuttavia considerare anche i rischi dell’eventuale ipofosforemia (fosforemia minore di 3 mg/dl), che richiede un trattamento in genere occasionale di tipo dietetico e/o farmacologico.

 

  • L’apporto calcico

L’apporto calcico va supplementato nella quasi totalità dei pazienti.

Bisogna considerare, infatti, che la dieta del paziente emodializzato sono ipocalciche in quanto a basso contenuto di fosforo e che l’assorbimento intestinale di calcio nel paziente uremico è sempre diminuito.

 

  • L’apporto vitaminico

I pazienti in emodialisi possono incorrere in carenze vitaminiche per motivazioni varie:

  1. l’apporto vitaminico delle diete consigliate è di solito sempre inadeguato (ridotto apporto di vegetali, frutta, metodi di cottura particolari);

  2. l’assorbimento intestinale può essere ridotto;

  3. le vitamine idrosolubili sono perse durante la seduta emodialitica.

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Questa  Carta dei Servizi è a  disposizione di tutti i nostri Pazienti e di quanti ne facessero richiesta ed è scaricabile tramite questo link:   

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